questo blog parla dell'altro giappone. non di tokyo ne` di kyoto, ma della vita in una piccola casetta sperduta in mezzo ai monti della campagna giapponese. vi faremo conoscere l'altra faccia del paese del sol levante!

26 agosto 2007

Visite svariate (1)

Ci fa piacere che amici e parenti considerino la nostra come la loro seconda casa!
Sabato un bel gruppo di zii e cugini sono venuti a fare una scampagnata al fiume e oggi e` stata la volta dei miei studenti di italiano (ebbene si`, faccio anche l'insegnante privata!).
Domenica particolarmente ricca di impegni questa: dopo la raccolta mensile delle immondizie differenziate (dalle 8 alle 8 e 30, che col fuso orario dei montanari che non dormono diventa 7 e 35...), mio marito ha preso parte all'esercitazione annuale della protezione civile: grande spreco di schiuma d'estintore e parole. Infatti, dopo una prima fase soporifera, gli abitanti del villaggio si sono irritati alquanto con il loro rappresentante: il poverino, pur avendo frequentato un corso speciale, era assolutamente incapace di ripetere agli altri le istruzioni apprese, fondamentali in caso di terremoto... (dobbiamo preoccuparci?)
Disertata la "Festa del vento", prevista come naturale continuazione e completamento della domenica, abbiamo iniziato i preparativi per gli ospiti.
Verso mezzogiorno arriva finalmente la mia studentessa giapponese, in compagnia di un'amica ex-insegnante in pensione. Erano gia` state a trovarci, quindi conoscevano la strada. Eravamo piu` preoccupati per la seconda coppia di invitati: il mio studente canadese e la sua ragazza (giapponese)...
A mezzogiorno e mezzo, ora prevista per il pranzo, ancora nessuno in vista: decido di fare uno squillo al cellulare della ragazza. Mi risponde con tono affranto e apprendo che e` malata, che ha scritto un mail (che io non ho visto naturalmente) e che il suo ragazzo ha deciso di venire lo stesso in treno, non essendo in possesso della patente giapponese.
Fin qui tutto bene direte voi, solo che il giovane canadese non sa a che fermata del treno deve scendere, non possiede un telefonino e ha intenzione di venire dalla stazione a qui (15km) a piedi seguendo la statale (unico dato che ha del nostro indirizzo).
La mia studentessa e io saltiamo in macchina nella speranza di intercettarlo alla stazione... ma quale?!
(continua)


Ce la faranno i nostri eroi ad incontrarsi nella vasta montagna di Horai? E riuscira` il giovane canadese a degustare la pizza preparata per lui?
Lo scoprirete domani, perche` adesso muoio dal sonno, e quindi vi do la buonanotte!

Nessun commento: