questo blog parla dell'altro giappone. non di tokyo ne` di kyoto, ma della vita in una piccola casetta sperduta in mezzo ai monti della campagna giapponese. vi faremo conoscere l'altra faccia del paese del sol levante!

05 luglio 2016

Hare-hare An alla cascata di Narusawa

 
Arriviamo alla cascata di Narusawa - Narusawa no taki - ricordando tra le risate l`avventura del nonnino che sembrava aver rapito me e Nonnina nel tentativo di arrivarci a piedi!! (se ve la  siete persa leggete qui).
 

 
Nove anni son passati e anche qui qualcosa e` cambiato. Hare-hare An non ha niente a che vedere col vecchio locale, che assomigliava piu` a una mensa comunale che a un ristorante.
Il gestore, nonche` nostro amico di vecchia data Toshisan, ci accoglie nonostante sia giorno di chiusura (aperto da giovedi` a domenica) e ci spiega che il nome Hare-hare deriva da hare, sereno, senza nuvole, un nome di buon auspicio per lui, per la sua famiglia e per i clienti.
 



L`atmosfera incantata che e` riuscito a creare qui insieme alla moglie mi lascia a bocca aperta sulla porta, una magia miracolosa che riesce a farmi stare zitta per 10 secondi!

 
 
I bambini si trovano subito a loro agio e cominciano a giocare nel Kids corner come se fosse casa loro. Toshisan ha anche lui tre figli, l`ultimo di quasi quattro anni, e ci conferma che qui vengono tante famiglie con bambini, anche grazie agli ampi spazi per campeggiare che ci sono nel parco intorno alla cascata.
 

Dovunque regna il colore caldo del legno grezzo lavorato a mano da Toshisan e l`esposizione accogliente curata da sua moglie.


 


Kiyokosan si ferma a parlare vicino alla stufa a legna - di cui per oggi non ci sara` bisogno!


 Ogni piccolo particolare e` curato. Sono in estasi!


 
Nel reparto negozio trovo un sacco di prodotti biologici, riciclati e fatti a mano, ma tanto lo sapevo gia` che  Toshisan era dei nostri!

 
 

Finche` il tempo tiene decidiamo di fare un giro per il parco e subito incontriamo il tempio shintoista.


 
Poi scendendo le scale in mezzo al bosco arriviamo alla famigerata cascata di Narusawa.
 



Dietro il negozio il parco continua a fianco del ruscello con gli spazi per fare il bagno e le tettoie per le tende. La prossima settimana cominciano le vacanze estive e qui non ci sara` spazio neanche per passare.




Grazie Hare-hare An, grazie Toshisan, torneremo presto a trovarti!

01 luglio 2016

Gallery Owa

 
 
Oggi vi presento il nostro negozio! Gallery Owa, perche` il posto si chiama Owa. Senza troppa fantasia. Certo che in mezzo ai boschi e alle trote, trovare un posto cosi` e` una gioia, e non solo per noi che ci viviamo!
I bambini sono naturalmente i benvenuti e potranno gustarsi un gelato ai "peperini", mentre per i grandi c`e` da provare il caffe` del vietnam o il te` turco. Tutte specialita` locali!!!!
 


 
In vendita ci sono una serie di oggetti tutti rigorosamente fatti a mano: le sciarpe e i centrotavola fatti al telaio da Kiyokosan (la suocerina), le sue borse intrecciate, borse in stoffa e cappelli di lana fatti all`uncinetto da Yumikosan (la cognatina) e piccoli oggetti di pelle dal laboratorio di Miyokosan (la zietta). E naturalmente i nostri mosaici!




Per esempio vi capitera` di trovare degli uccellini in gabbia, ma solo il tempo di fare una foto, poi li liberiamo!

 
Se date un`occhiata al giardino poi, a parte i classici aceri troverete piante particolari tipo questa Ortensia Hanabi - Fuochi d`artificio. Bellissima!
 
 
Anche nelle torride estati giapponesi in riva al fiume Kansagawa si trova sempre un po` di refrigerio.


 Passate a trovarci!

14 giugno 2016

Ritorno di Urashima Taro a Owa

La conoscete la storia di Urashima Taro?
E' una fiaba tradizionale giapponese che racconta di un pescatore generoso.
Un giorno, vedendo una tartaruga in pericolo sulla spiaggia, la salva dai suoi persecutori. Più tardi la tartaruga riconoscente lo porta con sé in fondo al mare in un palazzo splendente dove trascorre giornate allegre e spensierate.
Dopo un po' però Urashima Taro decide di tornare a casa sua. La Principessa di quel regno fantastico pur essendone all'inizio dispiaciuta, alla fine acconsente e gli regala un prezioso cofanetto, facendogli però promettere di non aprirlo per nessuna ragione al mondo.
Tornato alla sua spiaggia Urashima Taro trova che la gente non è più la stessa e che nessuno lo riconosce. Infatti sono passati centinaia di anni da quando è partito! Il tempo si era fermato per lui sotto al mare, ma non nel mondo reale!
Poi si ricorda del cofanetto ricevuto in regalo, e contravvenendo alla promessa fatta lo apre.
Il tempo ritorna anche per lui come un fumo bianco e Urashima Taro invecchia in un lampo.




Abbiamo cominciato per scherzo qualche mese fa, compilando i moduli per i nuovi passaporti.
Poi con un po' di fortuna il biglietto d'aereo si è materializzato nelle nostre mani.
Ora è ufficiale: abbiamo tutta un'estate per tornare a vivere nella campagna giapponese!



C'è un misto di gioia e paura nel tornare a vivere a Owa dopo 6 anni. 
Per noi sono volati, ma lì sarà cambiato qualcosa? O la calma inesorabile di quei luoghi sarà sopravvissuta? Come sarà la gente? Li ritroveremo e li riconosceremo? Ma soprattutto loro troveranno noi talmente invecchiati, tanto da non riconoscerci? 
Sei anni fa siamo partiti con Elisabetta che sapeva a malapena camminare. Oggi è una ragazzina pronta per la terza elementare! 
In più ora c'è anche Sebastiano, arrivato finalmente al tanto agognato traguardo dei 5 anni (abbiamo aspettato questo compleanno per più di sei mesi!). 
E poi c'è Margherita, che a 11 mesi farà il suo primo volo intercontinentale. Guarda caso proprio la stessa età che aveva Elisabetta quando l'abbiamo portata la prima volta in Italia facendo il viaggio inverso.
Un po' come Urashima Taro, tornare  a casa dopo che si è vissuti in un mondo parallelo è sempre un'incognita...
つつ"く