questo blog parla dell'altro giappone. non di tokyo ne` di kyoto, ma della vita in una piccola casetta sperduta in mezzo ai monti della campagna giapponese. vi faremo conoscere l'altra faccia del paese del sol levante!

02 dicembre 2007

Fa freddo in montagna

Il freddo avanza e dentro casa ci sono in questo momento ci sono 10 gradi.
Essendo questa una casa semi tradizionale, possiamo contare su un limitato numero di stanze riscaldate. Per il resto ci sono il terribile kotatsu e l'immancabile furo.
Il kotatsu e` questo tavolino riscaldato, dove ci si siede e si finisce immancabilmente per addormentarsi. La stanza e` fredda, sotto gli innumerevoli strati di coperte invece fa caldissimo, sicche` il tepore ha sempre un risultato soporifero, persino nelle situazioni piu` tragiche!





Il furo sarebbe la vasca di acqua calda, dove i giapponesi amano immergersi dopo la doccia serale.


A parte la bella vista che tutti ci invidiano, devo dire che e` un metodo di riscaldamento ottimo finche` si riesce ad andare a letto nei successivi 10 minuti. Altrimenti, come mi sta succedendo in questo momento, il calore accumulato si disperde velocemente... e fa freddo come prima!!!
Ecco il motivo dei tanti giorni di silenzio...

In realta` abbiamo fatto un po' di pausa in occasione della visita della mitica nonna 88enne, che mi ha erudito su Genji monogatari e Manyoshyu (letteratura base giapponese), citando a memoria Waka, Haiku e Senryu (poesia tradizionale), alcuni dei quali composti da lei. Per fortuna ho studiato un anno letteratura giapponese, altrimenti non me la sarei cavata!

La parte che ho preferito e` stata quando mi ha letto il suo "saggetto annuale" dove in un paio di pagine descrive i sentimenti scaturiti dalla lettura del Genji monogatari, in particolare la partecipazione al senso di mancata liberta` da parte della seconda moglie di Genji, Murasaki.
No comment.

Per fortuna la visita non e` stata soltanto letteraria: siamo persino andati a fare la tradizionale visita agli aceri rossi d'autunno!


Come ogni festa che si rispetti erano presenti i soliti venditori di fiera, con le specialita` locali da degustare.

In particolare mi hanno colpito questi "passeri arrosto", uno dei cibi piu` rivoltanti che abbia visto (dopo il fetido natto, fagioli "marci", parte della colazione tradizionale...).











Immancabili i gohei mochi, spiedino di riso schiacciato, ricoperto di salsa di miso e sesamo e arrostito. Se riuscite a mangiarne uno, in barba al gusto extra-strong del miso (potremmo paragonarlo a un dado concentrato) siete a posto per una setttimana!!!!! (lunghezza 20 cm ca.)

5 commenti:

Giulio ha detto...

Che bello! bancarelle fantastiche, nella loro religiosa meticolosità nel mantenere vive cose che da noi oramai vengono sottaciute o ambite solo dai buongustai.
Viva poenta e osei, viva i gatti di vicenza!

strawberry ha detto...

che orrore i passeri arrosto!!!! poveretti!!
adoro il kotatsu, ne vorrei uno anche io per stare davanti alla tv la sera e guardarmi un bel film al calduccio :)

Anonimo ha detto...

Veramente bellissima la vista dal vostro bagno! Pensavo fosse quello di un ryokan!
Elena

Anonimo ha detto...

Ho scoperto da poco il tuo blog e me lo gusterò con calma, leggendo l'archivio. Intanto, ti dico che ti invidio un po', per l'esperienza che stai vivendo e...per il kotatsu! Un po' meno per gli spiedini di passerotto...bleah!
http://stefyinjapan.splinder.com

elena+tomo ha detto...

Grazie a tutti!
Se volete mettiamo su un commercio di kotatsu e ve ne mando un paio!!!!
A parte gli scherzi, la nostra casa e` aperta per amici vecchi e nuovi: passate a salutarci cosi` vedete il nostro furo!!!).