questo blog parla dell'altro giappone. non di tokyo ne` di kyoto, ma della vita in una piccola casetta sperduta in mezzo ai monti della campagna giapponese. vi faremo conoscere l'altra faccia del paese del sol levante!

13 dicembre 2007

Kobe

Tutte le mie speranze sono svanite.
Mi avevano detto che Kobe e` una citta` multiculturale, con molto di occidentale... e` vero, ma resta pur sempre una citta` giapponese, con molti elementi occidentali, ma sempre giapponese.
Ben bon.

La nostra gita extemporanea di ieri a Kobe e` stata costellata di esperienze interessanti (a parte la pioggia).
Partiti per vedere le famose "Luminarie", Tomo, Suocerina, Zietta ed io, ci siamo persi nel quartiere residenziale storicamente abitato da gaijin (non giapponesi), oggi diventato un po' troppo parco dei divertimenti "alla straniera"...
Affamati dal pranzo scarso e discutibilmente buono - d'altra parte non si puo` sperare di meglio in un posto fortemente turistico- ci siamo buttati nella "China town" locale. Ho mangiato talmente tanta roba fritta...
Alle 16 eravamo gia` in postazione per vedere l'accensione delle luci. Pioggia a dirotto, migliaia di giapponesi (soprattutto donnine) agguerritissime per guadagnare i posti panoramici migliori.
Per fortuna il Comune ha avuto pieta` di noi e alle 17 e 30 ha dato inizio allo spettacolo con una mezz'ora di anticipo.
Le "Luminarie" di Kobe non sono un avvenimento natalizio, come all'inizio pensavo, bensi` il modo che questa citta` ha trovato per ricordare i 6000 morti del grande terremoto del 1995 e la fantastica forza che la citta` ha avuto nel ricostruirsi e ricominciare la sua vita. E devo dire che ce l'hanno fatta, perche` non ho visto un solo segno del grande disastro...
A parte il coro di voci bianche e la campana commemorativa che accompagnavano il grande spettacolo luminoso, la pioggia e il fango mi hanno reso un po' triste, immedesimandomi un po' in tutti i senzatetto e nelle persone che avevano perduto parenti e amici...
A sentire i discorsi di mio marito, che quel giorno era a Kyoto, deve essere stato un inferno. Per mesi tutti gli idraulici e impiantisti della ditta dove lavorava mia suocera hanno fatto su e giu` per ripristinare caldaie e condutture nella citta` distrutta...



Tra l'altro ho scoperto che tutto questo sfarzoso allestimento e` frutto della mente di un italiano, Valerio Festi.

La guida del pullman si era talmente raccomandata di essere puntuali al ritorno, minacciandoci di farci tornare a casa in Shinkansen e a spese nostre, da farci arrivare al parcheggio addirittura 20 minuti prima del previsto appuntamento delle 19. Gli altri erano tutti gia` la`. Tranne due persone.
Alle 19 e 20 ancora nessuno in vista.
Se solo fossero stati la` i miei cugini! Avrebbero sicuramente intonato cori da stadio: "SHIN-KAN-SEN! SHIN-KAN-SEN!"
I due piccioncini sono arrivati alle 19 e 24. Non una parola di scusa. Non una parola di protesta. Evviva il Giappone.

Per dirla tutta, questo viaggio ha avuto un costo miserabile. Abbiamo avuto fortuna. Tanto che stamattina, quando ci siamo svegliati, abbiamo avuto una fantastica notizia: mentre stavamo dormendo per riprenderci dalle 8 ore di pullman mia suocera ha prenotato nella stessa agenzia un viaggio al quartiere cinese di Yokohama: 3 gennaio, quattro persone.


P.S. Immagino sia stato un riflesso al brusco risveglio che ha avuto la mia Suocerina: alle 8, bussa alla porta con fare sospetto la nostra vicina (oggi era il giorno di riposo del negozio). "Signora? Signora?" bisbiglia cercando di non disturbare (?). Mia suocera ormai desta non puo` fare altro che imprecare per il sonno perduto e alzarsi. Naturalmente la vicina e` gia` scomparsa.
Eccola tornare dopo un'oretta. Voleva chiederci se ci avevano telefonato quelli dell'ENEL (giapponese) a proposito del condensatore in fondo alla via, che a detta sua sarebbe difettoso. E` un miracolo che sia ancora viva.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono così contenta di aver scoperto il vostro blog!
Studio giapponese ormai da diversi anni (con scarsi risultati temo...) e sto giusto progettando un viaggio nell'Arcipelago.
Non sono di quelle che pensano di trovare in Giappone le risposte alle loro questioni esistenziali (e poi sono troppo attaccata alla vita in Italia, pur con tutti i suoi difetti), però dopo tanti anni mi piacerebbe visitarlo. ^^
Ultimamente ho letto diversi reportage di stranieri che hanno visitato il Giappone e non sempre i loro commenti sono lusinghieri... leggere il vostro blog invece mi ha fatto sentire una ventata di normalità, un vero sollievo ^^

Che bello, sarò una visitatrice assidua ^^

Giuliana

http://asakiyumemishi.splinder.com

elena+tomo ha detto...

Ciao Giuliana!
Siamo contenti che hai letto il nostro blog e grazie per il tuo commento!
Facci sapere quando vieni in Giappone!
A presto!