questo blog parla dell'altro giappone. non di tokyo ne` di kyoto, ma della vita in una piccola casetta sperduta in mezzo ai monti della campagna giapponese. vi faremo conoscere l'altra faccia del paese del sol levante!

14 novembre 2007

La raccolta dei mikan



Prima giornata.

Decisamente abbiamo iniziato troppo presto: alle 6 e 20 del mattino eravamo gia` in giardino ad aspettare che venissero a prenderci i nostri vicini. L'appuntamento era per le 6 e 30, ma dai veterani del paese ci aspettavamo la classica mezz'ora di anticipo. Invece sono arrivati con 5 minuti di ritardo, quasi all'italiana! Risultato: quattro piedi ghiacciati...

L'atmotsfera nell'auto era gia` euforica: cd di liscio giapponese con tanto di sax solista, autista in piena forma e due donnine sedute dietro = ampio spazio per i nostri due corpi giganteschi, uno davanti e uno dietro.
Un'oretta di macchina, nella quale ho fatto una breve lezione di italiano al nostro Autista, e siamo arrivati alla casa del proprietario del frutteto.

Prima sorpresa: lo stesso proprietario e` stato il primo cliente ad aver ordinato un mosaico a mio marito! (il gufo che si vede nel sito)

Ma per arrivare al frutteto abbiamo fatto ancora un piccolo tratto nel pulmino della societa`. In due minuti il nostro Autista e` riuscito a fare un riassunto della mia lezione di italiano alle 7 signore intervenute per l'occasione. Naturalmente per memorizzare meglio le parole le storpiava in modo da dar loro un significato in giapponese, non sempre troppo attinente all'originale italiano.... e giu` tutti a ridere!
Il frutteto si trova in un posto fantastico, inondato dal sole e decisamente piu` caldo del posto dove abitiamo noi: mi sembrava di essere in Italia con questo clima mediterraneo! Gli alberi di mikan (clementine senza semi) sono alti al massimo 2 metri e cosi` ben esposti alla luce che da qualunque parte si decida di iniziare la raccolta, si avra` sempre il sole negli occhi!
Appena scese dal pulmino le signore (nonne) hanno subito iniziato il loro lavoro con il proverbiale impegno giapponese, mentre noi ci attardavamo per ascoltare le spiegazioni iniziali, essendo il nostro primo giorno.
La giornata e` trascorsa tranquilla e quasi allegra, tra merende a base di te` verde e dolcetti contenenti necessariamente anko (fagioli rossi); pranzo gentilmente offerto dalla societa` e i classici discorsi di paese:
"Mah no! E` morto?! "
"Si`, e aveva solo 4 anni meno di me..."
"Cosi` giovane..."
Con rispetto, non posso immaginare nessun giovane che abbia 4 anni in meno di queste signore...
Una ci raccontava delle sue sei sorelle e dell' unico fratello caduto durante la seconda guerra mondiale.
Anche se il piu` giovane dei nostri colleghi di oggi ha almeno 30 anni piu` di noi, alla fine io e Tomo eravamo gli UNICI stanchi...
L'Autista, dopo aver parlato ininterrottamente per tutto il giorno, ha avuto la forza di cantare, scherzare e naturalmente guidare per l'intero viaggio di ritorno.
Buona notte.

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