questo blog parla dell'altro giappone. non di tokyo ne` di kyoto, ma della vita in una piccola casetta sperduta in mezzo ai monti della campagna giapponese. vi faremo conoscere l'altra faccia del paese del sol levante!

06 dicembre 2007

Quanti ricordi...

Se Dio vuole oggi sara` l'ultimo giorno dell'anno di raccolta dei mandarini. Ma siccome doveva esserlo anche la scorsa settimana e anche quella prima... chi puo` dirlo...
In ogni caso oggi ci siamo accomiatati dai colleghi, con la speranza di rivederci tutti sani e in forma il prossimo anno, o almeno alla festa di "Buon inizio anno" che si terra` in gennaio (gohei mochi, sushi e karaoke per tutti - naturalmente non vedo l'ora di parteciparvi per scrivere qualcosa dopo!!!).
Che bel tempo passato tra le colline di mandarini, tra il sole e il vento, il gelo del mattino e la calura del mezzogiorno, sempre insieme, Tomo, io e la decina di nonnine da 1 metro e 47. Si`, ho scoperto che e` questa la media delle altezze!
Quanto abbiamo parlato: parenti, amici, malattie e funerali per tutti. E abbiamo riso, con le battute del nostro Autista, le cadute a piombo giu` per la scarpata e, perche` no, anche quando io mi sono fermata all'uscita dal pulmino e bloccavo la strada, ma non mi sono accorta delle nonnine inferocite dietro a me, nascoste al di sotto della mia linea visiva occhio-spalla!
Sempre pronte a lavorare le nonnine, dalle 7 e 30 del mattino, come i cavalli lanciati al via dato dalla pistola all'ippodromo - anche se effettivamente ci pagavano dalle 8.
Fresche e mai stanche, hanno ridotto ogni momento di riposo all'osso, trasformando persino la pausa caffe` in una gara contro il tempo: "Siediti adesso, ti aggiusterai dopo la sciarpa!".
"Andiamo, veloce: e` ora di pranzo!" ci dicevano, mentre cercavamo di raccapezzarci (ne` io ne` mio marito possiamo essere descritti come "scattanti"; percio` ci siamo conosciuti, ma questa e` un' altra storia).

Persino qualche piccolo screzio si e` risolto per il meglio: la nostra Vicina era stata cortesemente invitata a riposarsi per un giorno nel fine settimana (visto che a malapena riesce a muoversi...). Nel vedere la sua faccia la mattina dopo abbiamo preso paura. Arrabbiatissima. A me che le ho chiesto consiglio per un albero particolarmente difficile da tagliare ha detto: "Vattene di la`, faccio io" (livello gentilezza 2 su 18, grado usato per dare gli ordini ai propri figli).
Fino a che le nonnine coalizzate hanno fatto pressioni perche` potesse rinunciare eroicamente al giorno di riposo. La faccia della Vicina si e` trasfigurata in un sorriso: scherzi e battute con gli amici, persino qualche parola gentile.
Commento di Tomo: che donna semplice.

Che dire: tanti nuovi amici ultrasettantenni! La mia preferita e` una nonnina con la faccia da suora veneta: ne avete mai conosciuta qualcuna? Sono quelle suore che tengono gli asili privati e che sono sempre pronte a regalarti una caramella se sei stato bravo... che nostalgia!
Persino l'altro unico uomo presente alla fine si e` dimostrato loquace, in barba allo stereotipo dell'uomo giapponese silenzioso. Mi ha rivolto addirittura qualche parola, 5 o 6 in tutto, espresse singolarmente. Quando gli ho chiesto scherzosamente come fosse il panorama dall'alto dell'albero sul quale si era arrampicato mi ha risposto: "Unico."

Non ho foto oggi. Volevo farne qualcuna, ma nel frattempo che sono andata a prendere la macchina erano gia` tornati tutti a casa.

7 commenti:

strawberry ha detto...

eh bè ora proprio devi dirci come vi siete conosciuti tu e tomo!!!!

Anonimo ha detto...

Carissimi vi invidio veramente, sono tre mesi che mi sono messo a dieta, ma voi mi fate venire l'acquolina in bocca.
Un caro abbraccio
Tony
da maniago

elena+tomo ha detto...

Bravo Tony! Continua cosi`!
Spero pero` che l'acquolina in bocca non ti sia venuta per gli uccellacci arrosti!!!!!
Posso consigliarti del sashimi: pesce crudo con un'ombra di salsa di soia... che sia dietetico?

elena+tomo ha detto...

Per quanto riguarda la storia di me e Tomo, ho scritto qualcosa nei primi post... posso aggiungere a proposito dell'allusione lentezza, che eravamo sempre gli ultimi due ad uscire dalla classe - non che questo basti a far scoccare scintille d'amore, ma devo dire che almeno sul fattore rallenty ci troviamo abbastanza!!!
A presto a tutti!!!!

Anonimo ha detto...

Mi sembra, leggendo il vs blog, una continua avventura, tipo la casetta di legno di spilibergo, dietro ai pompieri.... sbaglio
smack ! tony

Anonimo ha detto...

Ps. non avete risposto a strawberry, sul fatto di come vi siete conosciuti.
Galeotto fu il mosaico, ed una stagione unica.

Tony

elena+tomo ha detto...

Allora: io e Tomo ci siamo conosciuti alla scuola di mosaico, eravamo nella stessa classe e come dice Tony anche vicini di casa in un improbabile insediamento di prefabbricati, ma non e` che quella volta pensassimo molto l'uno all'altra!!!!
Che siamo sempre stati amici si` pero`!
In effetti la vita di adesso assomiglia abbastanza a quella delle "casette"!
A presto!