questo blog parla dell'altro giappone. non di tokyo ne` di kyoto, ma della vita in una piccola casetta sperduta in mezzo ai monti della campagna giapponese. vi faremo conoscere l'altra faccia del paese del sol levante!

28 marzo 2008

Sembra sabato!

Qui da noi tutti i giorni sono uguali... Sara` che lavoriamo autonomamente, sara` colpa del negozio... In ogni caso ieri Tomo e` andato a dare una mano alla zia, alle prese con una mostra espositiva delle sue borse, e io mi sono data alla pazza gioia: sembrava sabato!

Innanzitutto pulizie di primavera: maglioni di lana, lenzuola e tende a lavare, coperte e materasso al sole in previsione dell'umidita` estiva. Mentre stavo smontando il letto per pulire meglio la polvere mi hanno chiamata a mangiare. In questi giorni sono ospiti da noi mia cognata e le nostre due nipoti, ormai adolescenti, nella pausa primaverile che in Giappone divide gli anni scolastici. Mio cognato naturalmente lavora e non si fara` vivo nemmeno nel fine settimana... ma qui e` normale, mi ci sono abituata...

Durante tutto il pranzo la sorella di Tomo ha continuato a frullare in maniera ossessiva un composto sospetto che poi si e` rivelato una base per della maionese: dopo mezzora nemmeno il minimo accenno ad addensarsi... te credo - disessi mio fradel - la ga messo tutto l'oio in una volta!!!!

Shokkati e anche un po' stressati decidiamo di partire per una gita di shoppping: 5 donne / 3 generazioni - pericolosissimo!

Prima tappa: negozio di scarpe. Provo, tanto per disperazione qualche paio piu` carino... da uomo naturalmente! Mia suocera mette il dito nella piaga facendomi notare che "ci sono modelli da donna persino LL!!!" - io ho bisogno della 3L in Giappone, introvabile...

Le mie nipoti comprano delle scarpe da ginnastica in vista del nuovo anno scolastico.

Seconda tappa: negozio di vestiti (tipo Oviesse). Anche qui rinuncio in partenza a cercare qualunque capo che possa riuscire ad infilarmi.

Invece capito nel reparto "SUMO" (3L - 4L) e decido di fare almeno una prova tanto per diverirmi. Il camerino e` fornito di uno sportellino stile "far west" che dovrebbe coprire le parti interessate dal cambio, dal polpaccio alla fronte. Nel mio caso invece c'e` uno spiacevole effetto "mezzo busto": appendo in qualche modo un maglione sopra l'ingresso cosi` da avere almeno un po' di privacy.

Terza tappa: supermercato. Scese dalla macchina mia cognata e io cerchiamo un cestino per buttare delle bottigliette di plastica ormai vuote, una di te` e una di bevanda vitaminica. Troviamo vicino all'ingresso gli appositi cassonetti della raccolta differenziata. Bottigliette di plastica... questo: io apro il coperchio e lei butta dentro le bottigliette, cosi` come sono, tappo ed etichetta compresi... Nel secondo in cui il coperchio del cassonetto si richiude notiamo con orrore che tutti gli altri tappi ed etichette sono stati rimossi accuratamente dai ligi riciclatori giapponesi, come ricordano i numerosi disegni con didascalie presenti sul coperchio del cassonetto. Scappiamo via ridacchiando nervosamente sperando di non essere state notate...

Dopo una serie di telefonate al cellulare veniamo a conoscenza che la nonna di Tomo (quella famosa di 89 anni) e` gia` arrivata alla stazione e sta aspettando che qualcuno vada a prenderla. Avrebbe dovuto arrivare domani, invece ha anticipato la sua visita!

Ci precipitiamo da lei, essendo noi le piu` vicine in quel momento (sembra il servizio taxi!). Entro trafelata nella sala d'aspetto e trovo la nonna seduta composta sulla vecchia panca di legno: il viso impassibile, le mani sulle ginocchia e la schiena impettita - sedile anteguerra, educazione anteguerra. Era li`da piu` di 30 minuti.

Ecco che la compagnia diventa esponenzialmente piu` pericolosa: 6 donne / 4 generazioni.

Mentre camminamo in fila indiana nel giardino di casa e poi entriamo nell'atrio appoggiando pacchetti e borse della spesa, cerco di immaginare che faccia fara` Tomo quando ci vedra`: "Perche` nella mia famiglia ci sono tutte donne???"

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Tanti cari saluti
Tony da Maniago

Anonimo ha detto...

Certo che se anche la vita di tutti i giorni è monotona... questa non lo era davvero!!
Ma come sono le taglie in Giappone??? Devo dimagrire per trovare qualcosa? Anche accorciare i piedi?

elena+tomo ha detto...

Ciao Tony!
Saluti a tutti in quel di Maniago!!!

Ciao Anna!
Non so quanto sei "grande", ma se riesci a rientrare nelle 42-44 e fino al 38-39 di piede dovresti riuscire a trovare qualcosa che ti sta... Il problema sono le forme: vestiti per niente sfiancati e scarpe decisamente larghe di pianta... Se sei fortunata e hai un metro e 50-55, porti la 40 e il 36 di piede hai tutti i negozi che vuoi a disposizione!!!!

A presto!

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi...sempre divertenti i vostri articoli. Per Elena: sbircia il blog SPOSTATI A LONDRA(www.spostatialondra.com)...c'è un articolo sullo shopping a Londra che potrebbe legarsi bene al tuo!

Un caro saluto da Alessandra blog "LibroAperto"

strawberry ha detto...

adoro quando fai shopping!!! sarei nella tua stessa situazione: di taglia xxxxxl per i giapponesi!!!

elena+tomo ha detto...

Ciao Alessandra!
Grazie per il link su Londra... ma non siamo riusciti a localizzare il tuo "libro aperto": lasciaci l'indirizzo!

Ciao Fragolina!
Vieni vieni qua anche tu, cosi` ci facciamo compagnia in "Disperate in Giappone"!

A presto!

strawberry ha detto...

non sai quanto mi piacerebbe!!! soprattutto potessi aprire un negozietto tutto mio in un posticino bello e tranquillo come quello in cui vivi tu...lo adoro veramente, altro che grandi città!!! e ci sto pensando seriamente ^_^